Col termine “modding” si intende sia un mercato di componenti hardware, caratterizzati dal design non banale, che l’attività amatoriale del “modificatore” che non raramente impiega componenti non forniti direttamente dal mercato.
Questi due contesti si influenzano a vicenda. Per esempio, una delle modifiche più frequenti apportate dagli appassionati ai case era l’apertura di una “finestra” su uno dei fianchi del case stesso, allo scopo di rendere visibile l’hardware interno del computer.
Il Modding è nato principalmente per necessità di tipo pratico, per un miglior raffreddamento interno che spesso non è garantito dai case economici e soprattutto per computer con componenti in overclock e/o overvolt dove a fronte di migliori prestazioni si ha un maggior consumo ed un aumento significativo delle temperature.
Qui al MultimediaCVG abbiamo una grande esperienza in questo campo e possiamo sia aiutare chi desidera muovere i primi passi sia soddisfare i Modder più esigenti ed arditi!!
Storia del modding:
Quando i computer divennero accessibili al grande pubblico, la maggior parte dei case erano prodotti in un uniforme colore beige. La beige box era concepita come componente esclusivamente funzionale, e il suo design non appariva influenzato, se non in modo estremamente superficiale, da considerazioni di tipo estetico.
Fu l’iMac Apple il primo personal computer a presentarsi al pubblico con uno chassis dall’estetica sofisticata e accattivante. Diversi costruttori di PC raccolsero la sfida, e nel mercato iniziarono ad apparire case di colore nero, grigio antracite e altri colori; iniziarono a essere impiegati LED di colori fluorescenti oltre ai tradizionali “rosso”, “verde” o “giallo”.
In questo contesto si sviluppò l’interesse degli utenti per l’estetica del proprio computer. Se l’espressione modding, in senso stretto, dovrebbe riferirsi a una modifica del case apportata (in modo creativo e individuale) dall’appassionato, in senso lato si intende come “modding” anche la pura e semplice scelta di componenti e accessori “accattivanti” fra quelli messi a disposizione dal mercato.
Col termine “modding” si intende quindi contemporaneamente un mercato di componenti hardware (caratterizzati dal design non banale) e l’attività amatoriale del “modificatore” che non raramente impiega componenti non forniti direttamente dal mercato (o impiega in modo creativo tali componenti). Questi due contesti si influenzano a vicenda. Per esempio, una delle modifiche più frequenti apportate dagli appassionati ai case era l’apertura di una “finestra” su uno dei fianchi del case stesso, allo scopo di rendere visibile l’hardware interno del computer; dal 2000 in avanti, diversi produttori di hardware hanno incluso questa caratteristica nel progetto di numerosi modelli di case.
Il Modding è nato principalmente per necessità di tipo pratico, per un miglior raffreddamento interno che spesso non è garantito dai case economici e soprattutto per computer con componenti in overclock e/o overvolt (a fronte di migliori prestazioni velocistiche consumano e scaldano più del normale). In seguito il modding si è trasformato ed ora la modifica di carattere estetico è diventata principale lasciando in ombra le prestazioni di raffreddamento. Un modder può definirsi completo se modifica non solo l’estetica ma anche la funzionalità del case, ad esempio modifica le disposizioni interne per migliorare i flussi di aria per ridurre le vibrazioni e il rumore oltre che per aumentare le portate: il vero modder cura ogni dettaglio, dalla disposizione dei cavi alla sospensione degli hd (spesso si sospendono i dischi fissi su supporti in gomma più o meno artigianali per evitare che questi trasmettano le vibrazioni al case).